Strana storia case ex G.M.A. a Trieste e storia dell’ARMADIO

Caro lettore del BLOG,

infinite grazie per la lettura degli articoli che riportano i DOCUMENTI veri dal 1947 in poi e illustrano la strana vicenda delle case ex G.M.A. a Trieste costruite nel periodo 1947 – 1952 e assegnate nel Giugno 1952 agli aventi diritto in base al regolare concorso pubblico in accordo alle LEGGI del G.M.A. e  DELIBERE della Deputazione Provinciale di Trieste, il tutto ampiamente documentato.

Il Comitato degli inquilini e soci cittadini italiani già soci della Cooperativa dei dipendenti della Deputazione Provinciale di Trieste reclama ora in base alla Sentenza della Corte di Cassazione il rimborso di quanto pagato in eccesso a “titolo di affitto” – stimato in cca 900.000 Euro più altri oneri da definire con calcolo esatto e in prima istanza 100.000 Euro, quale anticipo richiesto all’A.T.E.R di Trieste, quale ultimo beneficiario di immobili trasferiti dalla ex Provincia di Trieste in base a Leggi regionali F.V.G., azione di trasferimento di proprietà ampiamente contestata e di dubbia legalità, in quanto il Comitato inquilini sostiene gli immobili in Via Margherita a Trieste sono di proprietà dei soci della Cooperativa dei dipendenti della Provincia di Trieste che hanno ottemperato quanto previsto dallo STATUTO e REGOLAMENTO e della Cooperativa  e risultano nell’elenco dei beneficiari nel concorso di assegnazione che ha stabilito il canone di locazione con patto di futura vendita per rimborsare il mutuo di 50 anni scaduto nel Giugno 2002 – vedi BLOG per dettagli!

La strana storia case ex G.M.A. a Trieste ricorda la storia dell’ARMADIO!!!

Come viene definito in varie occasioni l’ARMADIO? Armadio blindato, Armadio datato, Armadio retrò, Armadio aperto, Armadio chiuso, Armadio bello, Biancheria pulita nell’armadio, Biancheria sporca nell’armadio, Segreti nell’Armadio, Scheletri nell’Armadio, Armadio della vergogna e lascio alla fantasia del lettore.

Visto la strana e lunga storia dal 1947 che ha preso pieghe varie negli anni con interpretazioni di chi gestiva gli immobili in modo non conforme alle Leggi-Ordini G.M.A. che hanno stabilito le basi della ricostruzione immobiliare a Trieste dopo la IIa Guerra mondiale e ora in base alle Sentenze di vario grado e della Corte di Cassazione ancora non si vede ad OGGI la soluzione che emerge dai documenti. Parliamo di ARMADIO CHIUSO, che ancora non è ARMADIO APERTO, e speriamo non diventi un simbolo ora di ARMADIO della VERGOGNA,


prima o poi verrà comunque APERTO – Soluzione B – e finalmente la giustizia potrà dare la giusta soluzione che emerge chiaramente dai DOCUMENTI reperiti negli Archivi dello Stato che l’Amministrazione Provinciale di Trieste non ha prodotto o forse nascosto o non voluto esaminare quando sollecitata al riesame – vedi articoli sulla stampa locale IL PICCOLO che riporta pareri dei Responsabili dell’Ente all’epoca – si auspica che la GIUSTIZIA faccia il suo giusto corso!

Per facilitare la lettura dei documenti principali relativi alle case ex G.M.A. ecco i LINK:
http://stranocasoviamargherita.altervista.org
e poi
http://margheritatsdocumenti.altervista.org
IL CONTRATTO di assegnazione del 1952:
http://stranocasoviamargherita.altervista.org/index_file/Page389.htm

Ricordiamo ora di seguito la breve storia del Tribunale di Trieste:

(Tratto tal quale dalla sintesi storica dal sito WEB PALAZZO DI GIUSTIZIA di Trieste)
Tragico risulta l’epilogo dell’occupazione: tra il 28 e il 30 aprile del 1945 i partigiani italiani sferrano l’attacco ai tedeschi; i reparti delle truppe alleate cingono d’assedio il palazzo. Due giorni dopo, le truppe tedesche si arrendono, lasciando spazio all’occupazione jugoslava.
La foto a lato è stata scattata il 2 maggio 1945, e raffigura militari dell’esercito neozelandese che concertano con cittadini le ultime azioni da intraprendere contro i tedeschi asserragliati.
Le forze jugoslave stabiliscono immediatamente i propri organi militari e amministrativi nella città, col malcelato intento di una futura annessione di Trieste alla Jugoslavia.
Viene anche costituito il Tribunale del Popolo per i reati fascisti, i cui primi processi si tengono per due giorni (11 e 12 giugno), dopo i quali l’attività del tribunale viene sospesa per ordine della nuova amministrazione militare alleata.
Con l’accordo di Belgrado del 9 giugno 1945 tra anglo-americani e jugoslavi l’occupazione dei partigiani di Tito ha termine e si costituisce un Governo Militare Alleato, con a capo il maresciallo Alexander che scioglie il Tribunale del Popolo, si dichiara responsabile esclusivo in materia amministrativa e giudiziaria, ripristina la legislazione italiana anteriore all’occupazione tedesca, ed istituisce tre gradi di Tribunali militari alleati. Con Ordine Generale n.6 del 12 luglio conferma le autorità giudiziarie italiane esistenti fino all’8 settembre 1943 nel territorio occupato della Venezia Giulia (quindi non la Corte di Cassazione in Roma).
L’entrata in vigore del Trattato di pace con l’Italia (15 settembre 1947) determina una nuova fase politico-amministrativa: viene istituito il Territorio Libero di Trieste, sotto l’egida del Consiglio di Sicurezza dell’O.N.U., diviso nelle Zone A (sotto amministrazione anglo-americana) e B (jugoslava), al cui vertice vi è un Governatore, e con nuovi organismi istituzionali locali esecutivi e legislativi. Il Governatore, tuttavia, non viene mai nominato, di fatto prorogando un sistema provvisorio amministrato dai Comandi Militari Alleati.
La stipulazione del Memorandum d’intesa del 9 maggio 1952 a Londra determina l’ultima fase di governo del Territorio Libero di Trieste, definendo con precisione la struttura amministrativa interna del G.M.A.; un nuovo Memorandum d’intesa del 5 ottobre 1954, abolisce i Governi militari nelle zone A e B e sancisce il passaggio definitivo di Trieste all’Amministrazione italiana. Anche l’organizzazione giudiziaria e la procedura applicata alle cause torna ad essere la stessa che nel resto della Repubblica.

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Pubblicato da blogstelle

Cittadino interessato alle attualità